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Negli anni Settanta e Ottanta l'Italia intera è scossa dagli omicidi del Mostro di Firenze, un'entità oscura che si muove al buio dei noviluni. Sono gli anni dell'estremismo politico, delle logge segrete, dei colpi di Stato mancati e delle bombe che esplodono, della morte usata come strumento di terrore ovvero come strategia di comunicazione. In quel clima inquieto e inquietante, cos'è stato il Mostro? Chi è stato? Alessandro Ceccherini risponde con gli strumenti della letteratura a questa domanda, iniziando dal 1935 per arrivare al presente. Perché il Mostro non ha neppure un principio e una fine certi. Perché il Mostro è molteplice, il mostro sono i mostri: Pietro Pacciani e i compagni di merende, il giovane medico e i compagni di cene, l'ex legionario, l'agente dei servizi segreti italiani e quello statunitense. Intorno a loro, in questa storia corale fondata su un lungo studio dei documenti, si muovono decine di personaggi, reali e finzionali, carnefici e vittime, testimoni e attori del male al lavoro in ogni piega della società. Spingendosi con l'invenzione narrativa laddove la verità giudiziaria si è arenata, Ceccherini racconta le verità incontestate e anche le crepe tra i fatti emersi dalle indagini. Il risultato è un appassionante e acuminato romanzo che ha il suo cuore crudele nella provincia fiorentina e fa i conti con l'immaginario di un'intera epoca.